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FAQ

Una volta spremute le olive ed ottenuto l’olio quest’ultimo viene analizzato mediante una serie di test, tra cui la valutazione dell’acidità ed il panel test.
Grazie alla valutazione dell’acidità si definisce il tipo di olio che a seguito del test può essere etichettato come: olio extra vergine di oliva, olio vergine di oliva o olio vergine di oliva “lampante”.
L’olio extra vergine non subisce alcun trattamento chimico e può già essere consumato, ecco perché è da preferire a tutti gli altri.
L’olio vergine di oliva lampante invece non è commestibile e di conseguenza deve essere raffinato mediante processi chimici, il prodotto che si ottiene si chiama “rettificato A” e miscelandolo con dell’olio extra vergine si ottiene l’olio di oliva.

I polifenoli sono una sostanza chimica presente in grande quantità nell’olio extra vergine di oliva, i polifenoli donano all’olio un gusto fruttato intenso che tende a pizzicare in gola e prevengono l’ossidazione dello stesso.
Oltre alle proprietà organolettiche i polifenoli contribuiscono al nostro benessere poiché aiutano a prevenire la formazione di tumori e prevengono l’invecchiamento cellulare.

Con il termine “cultivar” si vuole indicare la varietà dell’oliva, ecco spiegato perché quando si legge “mono cultivar” ci si riferisce ad un olio ottenuto esclusivamente da una varietà di oliva o diversamente si possono leggere le diverse cultivar utilizzate.

L’acidità dell’olio evidenzia la percentuale di acidi grassi liberi espressi in acido oleico, normalmente i consumatori meno esperti credono che più l’acidità è alta e più l’olio pizzica in gola ma in realtà avviene l’esatto contrario.
Più l’acidità dell’olio è bassa maggiore è la qualità, infatti viene considerato extra vergine solo quello al di sotto dello 0,8%.
L’acidità dipende in gran parte dallo stato di conservazione delle olive, per questo è molto importante che intercorra il minor tempo possibile dalla raccolta alla molitura.

Per riconoscere un extra vergine di qualità i fattori da tenere a mente sono sostanzialmente quattro:

  1. Il colore, un buon extra vergine deve avere un colore giallo con riflessi di verde, diffidate dagli oli che hanno una colorazione trasparente.
  2. Il sapore, come noto un buon extra vergine deve tendere a pizzicare in gola poiché quando ciò avviene e sinonimo di una buona quantità di polifenoli.
  3. L’odore, l’olio EVO deve essere profumato, l’odore sprigionato ricorda le piante tipiche che circondano gli alberi d’ulivo come ad esempio il mandorlo.
  4. Il prezzo, non meno importante di tutti gli altri fattori, nel caso dell’olio è indice di qualità in quanto un buon extra vergine che sia 100% prodotto italiano ha un costo abbastanza alto poichè gli agricoltori e i frantoiani sostengono una serie di costi legati alla produzione.

Sono tanti i fattori che possono modificare la qualità di un olio extra vergine di oliva e vanno dalla raccolta fino allo stoccaggio.

Il primo fattore che può influenzare la qualità di un buon olio EVO è il territorio ed il terreno, ormai è noto che il miglior terreno in assoluto per la qualità delle olive è quello italiano che grazie alle sue uniche proprietà permette di ottenere il massimo della qualità.

Il secondo fattore che incide nella riuscita dell’extra vergine sono le differenti cultivar utilizzate e il grado di maturazione raggiunto nel momento in cui queste vengono raccolte, per noi è molto importante che non decorrano più di 12 ore dal momento della raccolta al momento della molitura presso il nostro frantoio.
Il nostro extra vergine è estratto a freddo e ciò ne accresce la qualità, inoltre una volta ottenuto l’olio ci assicuriamo di stoccarlo nel migliore dei modi in maniera da non alterarne le proprietà.

E’ ormai certo che l’olio EVO contribuisca al nostro benessere, questo è possibile grazie all’abbondanza di polifenoli presenti nell’olio e grazie anche alla qualità dei grassi contenuti che sono prevalentemente mono insaturi.
Inoltre vogliamo ricordare che l’olio EVO è un cardine della dieta mediterranea, ovvero la dieta più famosa del mondo e inoltre patrimonio dell’UNESCO.

Noi abbiamo già provveduto a cucinare i legumi condendoli con olio extra vergine e insaporendoli con ingredienti freschi e naturali come pomodori, sedano, prezzemolo e foglie d’alloro.

Per assaporare al meglio i legumi pronti o fave e cicorie noi consigliamo di scaldarli in un pentolino ed una volta caldi basta aggiungere un filo d’olio EVO ed il piatto sarà pronto.

Assolutamente NO! i nostri prodotti sono tutti rigorosamente senza conservanti e/o coloranti.

Per conservare le verdure sott’olio è importante che il barattolo sia sempre pieno d’olio e deve essere conservato in frigorifero per un massimo di 30 giorni.

Nelle nostre conserve utilizziamo solo olio extra vergine di oliva cosi da ottenere il massimo della qualità, una volta terminate le verdure vi consigliamo di utilizzare il restante olio nel barattolo per insaporire delle insalate.

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